lunedì 23 maggio 2016

QUALE AIUTO PUO' DARE L'ALIMENTAZIONE ALLA CURA DEL DIABETE?

Come è ormai noto, il diabete si distingue in diabete di tipo 1 (detto anche diabete giovanile) e diabete di tipo 2 (detto anche mellito o alimentare). Nel primo caso il pancreas non è in grado di produrre l'insulina, per cui il soggetto è costretto ad assumerla dall'esterno. E' detto anche "Diabete giovanile" in quanto più frequente tra soggetti molto giovani. Nel secondo caso, invece, l'insulina è prodotta ma non risulta efficace nel regolare la quantità di glucosio nel sangue dando così IPERGLICEMIA. Il diabete mellito compare in età più avanzata è più strettamente legato ad una eccessiva alimentazione quindi spesso anche ad un peso eccessivo.
In entrambi i casi occorre seguire un'alimentazione equilibrata, infatti, una eccessiva introduzione di carboidrati, rispetto a quelle che sono le reali necessità, determina, una maggiore quantità di insulina da parte dell’organismo.
L'insulina è un ormone che oltre a mantenere bassa la glicemia favorisce la sintesi e quindi l'accumulo di trigliceridi, costituenti fondamentali della massa grassa. Quindi più insulina, più chili! In questi casi una dieta appropriata può essere utile ad ottenere una buon controllo della glicemia e di conseguenza del peso corporeo.
Nel diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, è necessario contenere l’apporto di carboidrati riducendo al minimo gli zuccheri semplici ad assorbimento rapido (dolci, farine bianche, ecc). Si devono preferire gli zuccheri ad assorbimento lento (l’amido), ed anche qui vanno fatte scelte mirate, scegliendo alimenti integrali. Poi se proprio si ha voglia di dolce meglio mangiarlo a fine pasto, perché la presenza di altre sostanze e spesso anche di fibre rende più lento l’assorbimento degli zuccheri semplici. Se il diabete è associato ad un peso eccessivo è  importante  ricordare  che il calo ponderale deve essere graduale, circa 2/3 kg al mese. Ciò naturalmente è possibile riducendo l’apporto calorico, ma aumentando anche il dispendio energetico con l’abituale pratica di una moderata attività fisica quotidiana e quindi con l’adozione di uno stile di vita attivo : spostarsi a piedi o in bicicletta (per esempio evitare di utilizzare la macchina quando possibile).
Alimenti a basso indice glicemico sono: prodotti a base di frumento integrale (pane, pasta, ecc), riso integrale e riso selvatico, riso basmati integrale, riso venere integrale, cous cous integrale, farina di farro, segale, avena, kamut, grano saraceno e tritordeum.
Ancora: soia, lenticchie, ceci, fagioli secchi e fagiolini mentre fave secche e piselli hanno un indice glicemico appena più alto che per questo è definito "moderato.
Un basso indice glicemico è tipico di quasi tutta la verdura, così come la frutta secca oleosa (noci, mandorle, nocciole, anacardi, pinoli, ecc).
La frutta fresca invece richiede un po' più di attenzione: hanno un basso indice glicemico tutti i frutti rossi, comprese le fragole e le ciliegie,( ma queste ultime, si sa, una tira l'altra e finiscono per apportare troppe calorie), clementine, arance, pompelmo, albicocche, nespole, pesche, pesche noci, melograno, pere, mele.
Hanno un indice glicemico moderato: banane, uva, ananas, kiwi, litchi, mango, cachi.
Hanno indice glicemico elevato: banane mature, papaya, melone, castagne, anguria, e tutta la frutta in scatole sciroppata
Tra gli alimenti a più alto indice glicemico ricordiamo: tutti i tipi di dolciumi, pane bianco, pane e altri derivati del riso (es. gallette, biscotti, fiocchi, riso soffiato, latte di riso, ecc), riso a cottura rapida, pane al latte, crackers, maizena, fecola di patate, fette biscottate, corn flakes (sopratutto se zuccherati o al cioccolato)  barbabietole cotte, patate lesse, al forno o peggio ancora fritte, patate in busta, bibite gassate, birra.
Un giusto equilibrio nutrizionale prevede  la necessità di utilizzare prevalentemente grassi  vegetali  come l'olio extravergine d’oliva, di girasole spremuto a freddo, di sesamo o di lino in quanto ricchi di grassi mono e poliinsaturi. Deve essere limitate la quantità di grassi saturi tipici di carne e derivati , latte e derivati e uova.
In conclusione  ancora una volta dobbiamo fare riferimento alla Dieta Mediterranea, composta da alimenti semplici ma dall'elevato valore nutrizionale: legumi, cereali integrali, frutta e verdura di stagione.